La Camera ha approvato la manovra da 28 miliardi con 204 voti favorevoli e 110 contrari. Il testo attende ora l’approvazione definitiva del Senato prevista per il 28 dicembre. Vediamo come cittadini e imprese possono sfruttare al meglio le nuove misure.
Le misure principali: una rivoluzione fiscale
Al centro della manovra troviamo due interventi strutturali che assorbono ben 17,6 miliardi di euro. Il primo è il taglio del cuneo fiscale, che viene ora reso permanente con una formulazione innovativa: per i redditi fino a 20mila euro si prevede un bonus diretto, mentre per quelli fino a 40mila euro si applicherà una detrazione fiscale con décalage. Questa misura estende il proprio raggio d’azione, raggiungendo 1,3 milioni di lavoratori in più rispetto all’anno precedente, grazie all’innalzamento della soglia di applicazione da 35mila a 40mila euro.
Il secondo pilastro è la riforma dell’Irpef, che si stabilizza su tre aliquote: 23% fino a 28mila euro, 35% per i redditi tra 28mila e 50mila euro, e 43% per quelli superiori a 50mila euro. Un aspetto da notare è che le addizionali regionali e locali continueranno fino al 2027 ad essere applicate sui vecchi quattro scaglioni, creando un sistema transitorio che richiederà attenzione nella gestione fiscale.
Sostegno alle famiglie e alla natalità: un investimento sul futuro
La manovra dedica particolare attenzione al tema della famiglia e della natalità, introducendo un pacchetto di misure significative. Spicca il nuovo “bonus nuove nascite“, un contributo una tantum di 1.000 euro per ogni nuovo nato in nuclei familiari con ISEE sotto i 40mila euro. Il bonus nido viene non solo confermato, ma anche esteso e reso strutturale, sempre mantenendo il limite ISEE di 40mila euro.
Particolarmente rilevante è l’estensione dei congedi parentali, che passano all’80% della retribuzione per tre mesi, aumentando di un mese rispetto alla situazione attuale. Viene inoltre istituito il fondo “Dote famiglia”, dedicato alle attività extra-scolastiche dei giovani tra i 6 e i 14 anni in nuclei con ISEE fino a 15mila euro, un intervento che mira a sostenere la formazione completa dei giovani.
Innovazione e sostegno alle imprese
Una delle novità più significative introdotte durante l’esame parlamentare riguarda l’Ires, con un meccanismo premiante per le imprese virtuose. L’aliquota scende dal 24% al 20% per le aziende che soddisfano specifici requisiti: devono accantonare almeno l’80% degli utili del 2024 e reinvestirne in azienda almeno il 30%, con un minimo di investimento di 20mila euro da effettuare in Italia entro la fine del 2025.
Il piano Transizione 4.0 viene modificato con l’introduzione di un meccanismo a “rubinetto” che limita l’accesso ai crediti d’imposta al raggiungimento di un tetto di 2,2 miliardi. Vengono tuttavia salvaguardati gli investimenti effettuati nel 2025 (con coda al 30 giugno 2026) se “prenotati” con un acconto di almeno il 20% prima della pubblicazione della legge.
Flat tax e altre misure fiscali: un nuovo panorama
La soglia di accesso alla Flat Tax per dipendenti e pensionati viene elevata a 35mila euro, mentre per le nuove attività si mantiene l’aliquota agevolata del 15% o 5%. Significative anche le modifiche alla web tax, che si applicherà solo alle grandi aziende con ricavi superiori ai 750 milioni, mentre la tassazione sulle criptovalute resta fissata al 26%.
Per incentivare l’occupazione, viene prorogata per tre anni la maggiorazione del costo ammesso in deduzione per le nuove assunzioni, con percentuali del 20%, elevate al 30% per giovani e donne. I fringe benefit vedono un innalzamento del tetto a 1.000 euro per tutti i lavoratori, con un raddoppio a 2.000 euro per chi ha figli.
Casa e ristrutturazioni: conferme e novità
Nel settore immobiliare, vengono confermati il bonus ristrutturazioni e l’ecobonus al 50% per le prime case, mentre scendono al 36% per le altre proprietà, con un tetto di spesa di 96mila euro. Il bonus mobili viene prorogato con un limite di 5mila euro, e vengono rinnovate fino al 2027 le agevolazioni sui mutui per l’acquisto della prima casa per gli under 36 e le giovani coppie.
Pensioni e previdenza: un sistema in evoluzione
Le pensioni minime vengono incrementate a 617,9 euro, mentre vengono prorogate le misure di flessibilità in uscita come Quota 103, Ape sociale e Opzione donna. Una novità significativa riguarda i lavoratori nel sistema contributivo dal 1996, che potranno cumulare previdenza obbligatoria e complementare per anticipare la pensione a 64 anni, anche se con requisiti contributivi più stringenti.
Come massimizzare i benefici della nuova manovra per categorie
Lavoratori dipendenti: massimizzare i benefici fiscali
Il nuovo sistema di taglio del cuneo offre maggiori vantaggi per redditi fino a 40mila euro. Per ottimizzare i benefici:
- Chi ha redditi vicini ai 20mila euro dovrebbe valutare attentamente straordinari e premi, poiché il passaggio dalla fascia del bonus a quella delle detrazioni potrebbe impattare sul beneficio netto.
- I lavoratori con redditi tra 35mila e 40mila euro possono ora accedere alle agevolazioni: è il momento di rivedere la propria pianificazione fiscale.
NOTA: Il calcolo del reddito per il taglio del cuneo considera anche i bonus aziendali e i premi di produttività. Attenzione quindi a non superare involontariamente le soglie previste.
Famiglie: come accedere ai nuovi bonus
La manovra offre diverse opportunità per le famiglie:
- Il bonus nascita di 1.000 euro è cumulabile con altri sostegni alla natalità: le famiglie con ISEE sotto i 40mila euro dovrebbero verificare tutti i requisiti prima della nascita per massimizzare i benefici.
- Per i congedi parentali all’80%, è consigliabile pianificare strategicamente i tre mesi disponibili, magari coordinandoli con altri permessi o ferie.
NOTA: Le domande per il bonus nido possono essere presentate anche prima dell’effettiva iscrizione del bambino, purché questa avvenga entro l’anno solare.
Imprese: strategie per l’Ires ridotta
Per beneficiare dell’Ires al 20%:
- Pianificare gli investimenti 2025 già dai primi mesi dell’anno per raggiungere la soglia minima di 20mila euro.
- Documentare accuratamente gli incrementi occupazionali dell’1%, considerando che anche una singola assunzione può essere sufficiente per le piccole imprese.
- Valutare l’anticipo di alcuni investimenti per rientrare nella “prenotazione” del credito Transizione 4.0 prima del raggiungimento del tetto di 2,2 miliardi.
NOTA: Gli investimenti per l’Ires ridotta devono essere “tracciabili” – è consigliabile aprire un conto corrente dedicato per una più facile rendicontazione.
Casa: ottimizzare le detrazioni
Per sfruttare al meglio le agevolazioni:
- Gli under 36 interessati all‘acquisto della prima casa hanno tempo fino al 2027: possono quindi pianificare con calma, magari aspettando condizioni di mercato più favorevoli.
- Chi deve ristrutturare dovrebbe concentrare gli interventi sulla prima casa per mantenere la detrazione al 50% invece del 36%.
NOTA: Le spese per gli interventi iniziati nel 2024 ma pagati nel 2025 seguiranno le nuove percentuali di detrazione, non quelle in vigore al momento dell’inizio lavori.
Pensioni: nuove opportunità
Per chi è nel sistema contributivo dal 1996:
- Valutare attentamente la combinazione tra previdenza obbligatoria e complementare per l’uscita a 64 anni.
- Considerare l’aumento dei requisiti contributivi: chi è vicino ai 20 anni di contributi potrebbe valutare il riscatto di periodi precedenti per raggiungere i nuovi limiti.
NOTA: Il cumulo tra previdenza obbligatoria e complementare è possibile solo se i contributi alla previdenza complementare sono stati versati per almeno 5 anni.
Professionisti e autonomi: flat tax e nuove soglie
- La soglia della flat tax a 35mila euro apre nuove possibilità: valutare attentamente la pianificazione del fatturato per non superare il limite.
- Per gli infermieri, la flat tax al 5% sugli straordinari rappresenta un’opportunità da cogliere per aumentare il reddito netto.
NOTA: Per il calcolo della soglia dei 35mila euro della flat tax, non si considerano le plusvalenze da cessione di beni strumentali.
Consigli pratici per tutti
- Rivedere la propria situazione fiscale entro gennaio 2025 per adattarla alle nuove aliquote Irpef.
- Verificare l’ISEE per accedere alle varie agevolazioni, aggiornandolo se necessario.
- Per i fringe benefit, concordare con il datore di lavoro la migliore strategia per sfruttare i nuovi limiti di 1.000/2.000 euro.
NOTA: Le nuove detrazioni per i redditi sopra i 75mila euro non si applicano retroattivamente alle spese già sostenute nel 2024.
La chiave del successo nell’utilizzo di queste misure sta nella pianificazione tempestiva e nella documentazione accurata. È consigliabile consultare un professionista per ottimizzare la propria situazione specifica.