Educazione finanziaria

Strumenti di investimento gestiti: una guida per diversificare il portafoglio

Articolo pubblicato nell’ambito del Mese dell’Educazione Finanziaria 2024

Dopo aver esplorato le caratteristiche di azioni e obbligazioni, è importante conoscere gli strumenti che permettono di investire in questi mercati in modo diversificato e gestito. ETF, Fondi Comuni e Certificati rappresentano infatti delle “porte d’accesso” ai mercati finanziari, ciascuna con le proprie peculiarità.

ETF: investire in modo efficiente

Gli ETF (Exchange Traded Funds) rappresentano una delle innovazioni più significative nel mondo degli investimenti degli ultimi decenni. Questi fondi quotati in borsa permettono di replicare l’andamento di un indice di mercato con un’unica operazione. Immagina di poter acquistare con un solo “click” tutte le principali aziende italiane o americane: è esattamente quello che fa un ETF.

Caratteristiche distintive:

  • Quotazione continua in borsa come le azioni
  • Costi di gestione generalmente contenuti
  • Alta trasparenza nella composizione
  • Elevata liquidità

Il mondo degli ETF è incredibilmente vario e offre soluzioni per ogni esigenza d’investimento. Esploriamo le principali categorie:

ETF Azionari: questi ETF permettono di investire nei mercati azionari di tutto il mondo, puoi scegliere ETF che replicano indici globali come l’MSCI World, che racchiude le principali aziende dei mercati sviluppati, oppure concentrarti su aree geografiche specifiche come Europa, Stati Uniti o mercati emergenti. Per chi ha interessi più specifici, esistono ETF settoriali che si focalizzano su tecnologia, sanità, energia o altri settori, così come ETF che seguono particolari stili d’investimento.

ETF Obbligazionari: sul fronte obbligazionario, gli ETF offrono un modo efficiente per costruire un portafoglio diversificato di titoli di debito, puoi investire in titoli di stato di vari paesi, dalle stabili obbligazioni governative europee e americane fino ai più remunerativi (ma più rischiosi) bond dei mercati emergenti. Chi è interessato alle obbligazioni societarie trova ETF specializzati in corporate bond di varia duration e rating creditizio.

ETF Specializzati: l’evoluzione del mercato ha portato allo sviluppo di ETF più sofisticati:

  • ETF Bilanciati che combinano azioni e obbligazioni
  • ETF Tematici focalizzati su trend specifici (robotica, IA, sostenibilità)
  • ETF Smart Beta che seguono strategie basate su fattori specifici
  • ETF a Leva che amplificano i movimenti dell’indice
  • ETF Short per beneficiare dei ribassi di mercato

Per quanto riguarda la modalità di replica dell’indice, esistono due approcci principali:

  1. Replica fisica: il fondo acquista direttamente i titoli dell’indice, garantendo la massima trasparenza, è l’approccio più comune e diretto, ideale per mercati facilmente accessibili.
  2. Replica sintetica: utilizza contratti derivati per replicare l’indice, può essere più efficiente per mercati meno accessibili, ma introduce un elemento di rischio controparte da considerare.

La scelta dell’ETF giusto richiede l’analisi di alcuni elementi fondamentali:

  • Dimensione del fondo e volumi di scambio
  • Tracking error (fedeltà nella replica dell’indice)
  • Costi totali (TER e spese di negoziazione)
  • Politica dei dividendi (distribuzione o accumulo)

Gli ETF stanno democratizzando l’accesso ai mercati finanziari globali, permettendo anche ai piccoli investitori di costruire portafogli diversificati con costi contenuti. Tuttavia, la scelta del prodotto giusto richiede un’attenta valutazione non solo del mercato che si vuole replicare, ma anche degli aspetti tecnici che ne determinano l’efficienza.

Un sito dove potete visionare tutti gli ETF esistenti, si chiama JustEtf.

Fondi comuni d’investimento

A differenza degli ETF, i fondi comuni sono gestiti attivamente da professionisti che cercano di battere il mercato attraverso scelte specifiche di investimento. È come affidare i propri risparmi a un esperto che decide quando e dove investire, seguendo una strategia definita.

Elementi distintivi:

  • Gestione professionale del portafoglio
  • Ampia diversificazione degli investimenti
  • Costi generalmente più elevati degli ETF
  • Valorizzazione una volta al giorno

Le principali categorie sono:

  • Fondi azionari
  • Fondi obbligazionari
  • Fondi bilanciati
  • Fondi flessibili
  • Fondi monetari

I fondi azionari rappresentano la scelta più dinamica nel panorama degli investimenti. Questi fondi investono principalmente in azioni, di solito almeno il 70% del portafoglio, puntando alla crescita del capitale nel lungo periodo. Possono concentrarsi su specifiche aree geografiche, come l’Europa o i mercati emergenti, o su particolari settori, come la tecnologia o la sanità, quindi sono ideali per chi ha un orizzonte temporale lungo e può tollerare le oscillazioni di mercato.

Caratteristiche principali:

  • Maggior potenziale di rendimento
  • Volatilità più elevata
  • Orizzonte d’investimento lungo

Sul fronte più conservativo troviamo i fondi obbligazionari, che investono principalmente in titoli di debito. Questi fondi cercano di generare rendimento attraverso gli interessi delle obbligazioni e il loro potenziale apprezzamento, la loro stabilità li rende popolari tra gli investitori più prudenti o chi ha un orizzonte temporale più breve. Alcuni si specializzano in titoli governativi, altri in obbligazioni societarie, offrendo diverse combinazioni di rischio e rendimento.

Per chi cerca un compromesso tra crescita e stabilità, i fondi bilanciati rappresentano una soluzione interessante. Questi fondi combinano azioni e obbligazioni in proporzioni predefinite, offrendo un investimento già diversificato quindi è come avere in un unico strumento un mix equilibrato di ingredienti finanziari, gestito da professionisti che mantengono le proporzioni nel tempo.

I fondi flessibili rappresentano invece la massima libertà di gestione. A differenza dei fondi bilanciati, non hanno vincoli fissi nella composizione del portafoglio, il gestore può modificare gli investimenti in base alle opportunità di mercato, passando da un’elevata esposizione azionaria a una più difensiva quando lo ritiene opportuno, quindi questa flessibilità può essere un vantaggio in mercati volatili, ma rende i risultati molto dipendenti dalle capacità del gestore.

Infine, i fondi monetari rappresentano l’opzione più conservativa. Investendo in strumenti finanziari a brevissimo termine, puntano a preservare il capitale offrendo rendimenti simili ai tassi del mercato monetario, sono spesso utilizzati come “parcheggio” temporaneo della liquidità o da chi ha un orizzonte d’investimento molto breve.

Certificati di investimento: strategie strutturate

I certificati sono strumenti finanziari che combinano caratteristiche di azioni e obbligazioni con elementi derivati, permettono di creare strategie di investimento personalizzate, spesso con forme di protezione del capitale o rendimenti condizionati.

Caratteristiche principali:

  • Quotazione in borsa
  • Possibilità di protezione del capitale
  • Rendimenti legati a condizioni predefinite
  • Diverse strutture per diverse esigenze

Le tipologie più comuni:

  • Certificati a capitale protetto
  1. Garantiscono la restituzione totale o parziale del capitale
  2. Rendimenti solitamente più contenuti
  • Certificati a capitale condizionatamente protetto
  1. Protezione del capitale legata a determinate condizioni
  2. Possibilità di rendimenti più elevati
  • Certificati a leva
  1. Amplificano i movimenti del sottostante
  2. Maggior rischio e potenziale rendimento

Quale strumento scegliere?

La scelta tra questi strumenti dipende da diversi fattori:

  • Obiettivi di investimento
  • Orizzonte temporale
  • Tolleranza al rischio
  • Costi di gestione accettabili
  • Esigenze di liquidità

Gli ETF potrebbero essere più adatti a chi cerca:

  • Costi contenuti
  • Trasparenza
  • Semplicità di gestione

I fondi comuni potrebbero interessare chi vuole:

  • Gestione professionale attiva
  • Maggiore personalizzazione
  • Strategie più sofisticate

I certificati potrebbero attrarre chi cerca:

  • Protezione del capitale
  • Rendimenti condizionati
  • Strategie strutturate

Nel prossimo articolo approfondiremo i rischi specifici di questi strumenti e come integrarli efficacemente in un portafoglio diversificato.